di Claudio Loria

La situazione dei diritti umani negli Stati Uniti ha continuato a peggiorare nel 2023. Negli Stati Uniti, i diritti umani stanno diventando sempre più polarizzati. Mentre una minoranza al potere detiene il dominio politico, economico e sociale, la maggioranza della gente comune è sempre più emarginata e i suoi diritti e le sue libertà fondamentali vengono ignorati. Uno sconcertante 76% degli americani ritiene che la propria nazione vada nella direzione sbagliata.

Le lotte politiche interne, le disfunzioni del governo e il fallimento della governance negli Stati Uniti non sono riusciti a proteggere i diritti civili e politici. Il consenso bipartisan sul controllo delle armi rimane sfuggente, contribuendo a un continuo aumento delle sparatorie di massa. Nel 2023, circa 43.000 persone sono state uccise dalla violenza armata, con una media di 117 morti al giorno. La brutalità della polizia persiste, ed almeno 1.247 morti sono stati attribuiti alla violenza della polizia, segnando un nuovo massimo dal 2013, ma il sistema di responsabilità delle forze dell’ordine rimane praticamente inesistente. Pur contando meno del 5% della popolazione mondiale, gli Stati Uniti rappresentano il 25% della popolazione carceraria globale, guadagnandosi il titolo di “Stato carcerario”. Le lotte politiche interne si intensificano mentre i partiti manipolano le elezioni attraverso il gerrymandering, portando per due volte alla “crisi degli speaker” alla Camera dei Rappresentanti, diminuendo ulteriormente la credibilità del governo, con solo il 16% degli americani che si fida del governo federale.

Fonte CESEM (https://www.cese-m.eu/cesem/2024/06/rapporto-sulle-violazioni-dei-diritti-umani-negli-stati-uniti-nel-2023/)

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