di Luisa Cighetti

Lunedì 16 settembre.

Le firme per la Pratobello vengono consegnate ai comuni.

Nel pomeriggio manifestazione a Cagliari davanti alla RAS.

Alle 18:00 la manifestazione prosegue con un convegno a Teatro Doglio.

La sera, a Sassari, flash mob “una penna al vento” con le penne che sono servite a firmare la Pratobello.

Sono ormai due mesi e passa che annoto giornalmente quanto succede sul fronte della Resistenza ma, giuro, ieri sera ero veramente commossa. Ieri, con la chiusura della raccolta firme, forse lo eravamo un po’ tutti.

È stata una giornata intensa. Alle 16:00, davanti al Palazzo della Regione a Cagliari, c’erano 600 manifestanti, tra cui la giornalista Raffaella Regoli (reduce dal giro dei cantieri e presidi del giorno prima), Red Ronnie e l’avvocato Linda Corrias (promotori della manifestazione). Gli interventi sono stati serrati e toccanti. Dalla folla è partito più volte l’invito alla Todde di uscire dal palazzo e confrontarsi con il popolo. Come prevedibile, l’invito non è stato accolto. I manifestanti si sono poi spostati a Teatro Doglio per la seconda parte della manifestazione. Al Teatro ci sono state proiezioni, interventi e stacchi musicali. Assente Vittorio Sgarbi, anche se invitato, per motivi di saluti. Cionondimeno, è stato trasmesso un suo video di vicinanza al popolo sardo, così come lo sono stati i video di Paolo Sceusa, Silver Nervuti e Piergiorgio Caria.

In concomitanza, a Sassari, c’è stato il raduno dei comitati che tanto hanno fatto per il buon esito della raccolta firme. Dopo gli interventi degli attivisti, volontari e autenticatori, alle 19:00, si è svolto il flash mob “alziamo una penna al vento” consci che la firma è solo l’inizio di un cammino democratico e popolare. Il momento decisamente più emozionante è stato quando è stato chiamato sul palco il sindaco di Orgosolo, Pasquale Mereu, il promotore della proposta di legge denominata Pratobello ’24; in quel momento, al grido di Pasquale Pasquale tutti hanno sollevato in alto le penne.

Quello della proposta di legge è un cammino che ormai è tracciato e non prevede soste o indietreggiamenti. La meta è la liberazione della Sardegna da ogni servitù.

 

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