di Luisa Cighetti
Da lunedì 2 a domenica 8 dicembre
Lunedì 2 dicembre.
- Dopo l’abbraccio simbolico di Saccargia, i comitati annunciano un abbraccio simbolico attorno al palazzo della Regione; abbraccio previsto per mercoledì 4 dicembre.
Martedì 3 dicembre.
- La campagna di Selargius è interamente militarizzata in vista degli espropri dei prossimi giorni.
Mercoledì 4 dicembre.
- Mentre in Consiglio regionale si approva il Dl 45, sotto la Regione si tiene un flash mob con fantocci di cartapesta raffiguranti la Todde, Draghi, Comandini, Manca e altri consiglieri di maggioranza.
- A Selargius molti gli attivisti in soccorso ai proprietari sotto esproprio.
Giovedì 5 dicembre.
- Secondo giorno di protesta a Selargius.
- Gli operai di Terna provano a mettere paletti nei terreni espropriati, difesi da un cordone di agenti in tenuta antisommossa.
- Gli attivisti fanno muro contro muro contro gli agenti.
- Il Comitato pro sa Nurra organizza un incontro pubblico a Li Punti ( SS ) per discutere del pericolo di nuovi 53 progetti presentati, di cui 49 di fotovoltaico.
Venerdì 6 dicembre.
- Giornata di tregua a Selargius.
- Fa un certo scalpore l’iniziativa di Alessandro Sorgia, consigliere regionale del gruppo misto, che propone le dimissioni della Todde.
- La Todde, la sua Giunta e i consiglieri di maggioranza sono ai minimi storici in quanto a popolarità.
- Mauro Pili denuncia l’arrivo dalla Danimarca di un nuovo carico di componenti eolici al Porto Canale di Cagliari.
Sabato 7 dicembre.
- I presidianti del Presidio del Popolo Sardo, zoccolo duro della Resistenza, si organizzano per una riunione per il giorno dopo.
Domenica 8 dicembre.
- Grande riunione dei presidianti del Presidio del Popolo Sardo; riunione che termina con una cena e con i propositi di lotta per il periodo delle festività natalizie.
Non si arretra di un centimetro.