di Luisa Cighetti

Riportiamo integralmente le parole con le quali Maria Antonietta Pirrigheddu, artista e membro del Comitato Gallura contro la speculazione energetica, ha introdotto l’evento èVento di Saccargia, svolto in occasione della Giornata Mondiale del Vento, che ha visto la partecipazione di 6000 persone contrarie alla devastazione del suolo sardo in nome di una sbandierata transizione green tutt’altro che ecologica.

 

Benvenuti a voi che siete arrivati qui da ogni dove… Qui a Saccargia, il santuario simbolo del saccheggio che lo Stato Italiano vuole perpetrare sulla nostra terra! E il nostro saluto a voi che ci potete seguire grazie a Videolina e a Radiolina.

Il nostro numero crescerà nel corso della serata, per questo evento che segnerà un punto memorabile della storia sarda. Moltissimi altri avrebbero voluto essere presenti e sono qui col cuore. Ma noi potremo dire di aver avuto il privilegio di ESSERCI! E di essere stati capaci di ascoltare la voce della nostra Madre Sardegna, che oggi come non mai ha bisogno del nostro sostegno.

Vi sono persone che pur essendo nate su quest’Isola non hanno niente di sardo, e nemmeno riconoscono la terra sacra su cui camminano. Vi sono altri invece che, pur essendo nati altrove, sono più sardi che mai. Perché la Sardegna non si abita: la Sardegna si vive! La Sardegna è un modo di essere, di pensare, è un modo di sentire.

E noi che siamo qui oggi abbiamo sentito il suo grido di aiuto, e lo abbiamo raccolto e accolto.

Noi, gente comune, artisti, amministratori, rappresentanti di comitati e di associazioni, esponenti del mondo della cultura, della musica, dell’arte, dei media… Noi, che cresciamo di numero e di consapevolezza ogni giorno che passa.

Spesso sono stati proprio i sardi a tradirci, e tuttora qualcuno si prende gioco di noi. Perché non hanno capito: non conoscono la nostra forza, ancora non gliel’abbiamo mostrata! Non sospettano nemmeno della nostra capacità di rialzare la testa, di riunirci, di rispondere con determinazione e coraggio al tentativo ora in atto di cancellare la nostra cultura e le nostre radici. Di cancellare la nostra identità!

Altre volte la Sardegna è stata presa d’assalto, è stata stuprata, impoverita, sporcata… ma è sempre riuscita a sopravvivere. Ma questa è la partita finale: questa volta ci stiamo giocando tutto. E chi dovrebbe, e potrebbe, difenderci non lo sta facendo affatto. Vi sono lupi travestiti da agnelli che stanno facendo i LORO interessi, non i nostri. Dicono di essere al nostro fianco, ma stanno solo prendendo tempo… Ma di tempo non ne abbiamo più!

Stasera esprimeremo la nostra speranza e il nostro intento di agire attraverso la musica, ma anche attraverso le testimonianze di chi da anni lotta per la libertà di quest’isola, che da sempre è considerata terra di conquista.

Saliranno su questo palco tanti artisti ma anche persone capaci di spiegarci con parole semplici cosa ci sta succedendo, o meglio cosa ci succederà se non saremo capaci di sbarrare la strada ai nuovi predatori, che già ci stanno col fiato sul collo.

La nostra anima è antica e potente. Dobbiamo solo riscoprirla, rinsaldare i nostri legami, creare alleanze e decidere di dare battaglia insieme. Perché è vero che l’unione fa la forza!

Ecco perché ovunque stanno nascendo dei comitati. Ma i comitati non esistono senza la gente: i comitati sono  la gente. Perché solo facendo TUTTI la nostra parte possiamo difenderci da quella che è solo una gigantesca speculazione che ci spacciano per “progresso”.

 

Maria Antonietta Pirrigheddu

Saccargia 15 giugno 2024

 

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