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di Alessio Canu

Potremmo chiamarlo Monty Python, forse Benny Hill, forse Stanlio e Ollio. No, è lo spettacolo della Giunta Regionale della Regione Autonoma della Sardegna. Abbiamo sempre avuto l’abitudine di chiamarli consiglieri o onorevoli, di attribuire loro grandi capacità tecniche e/o politiche. Ora mi convinco che invece, al netto dell’incompetenza e dell’inutilità al servizio della Sardegna, il lavoro più idoneo sia quello da comici. Perché, se è vero che la politica è contorta, spesso poco chiara e trasparente, bianca e nera contemporaneamente, è vero anche che le vicende degli ultimi 12 mesi (e prima ancora dei 5 anni precedenti), ci fanno dire che in Consiglio e in Giunta abbiamo dei dilettanti allo sbaraglio.

E da questa considerazione arriva la consapevolezza che il livello della politica regionale è infimo. Perché gli schiaffi in faccia ricevuti negli ultimi mesi da questa Giunta sono stati impressionanti. Prima lo schiaffo sulla basilica di Saccargia e sui tempi di opposizione mai rispettati,[1] poi la moratoria impugnata e sulla quale si deciderà in modo da definire l’attribuzione degli ambiti,[2] ora l’impugnazione della legge regionale 20, meglio nota come Legge delle Aree Idonee, impugnata davanti alla Corte costituzionale dal Governo Nazionale.[3]

I motivi dell’impugnazione principalmente sono tre,[4] e riguardano la competenza legislativa, la libertà di iniziativa ed il principio di uguaglianza e certezza del diritto (evocati negli articoli 41 e 117 della Costituzione). Ora, se sul secondo e terzo punto ci potrebbero essere tanti se e tanti ma (da cittadino, la libertà economica non è giustificata nel calpestare i diritti e le libertà dell’altro, specie se un progetto di mega parco eolico castra e distrugge l’iniziativa privata economica di molti altri e forse entrerebbe in contrasto con il principio che tutti i cittadini devono avere diritto alla piena realizzazione di se stessi in qualsiasi angolo d’Italia), sul primo punto, quello della competenza legislativa, tirerei non una ma mille bacchettate sul dorso delle mani della Presidente (possibile decadente) e dei membri della Giunta e i Consiglieri.

Nelle settimane e nei mesi successivi alla raccolta delle firme della Pratobello ‘24 abbiamo sentito il refrain dei peones toddiani che millantavano possibili impugnazioni della nostra Legge di iniziativa popolare. Hanno avuto l’arroganza di dire che loro sono il potere legislativo, hanno ignorato la Pratobello ‘24 approvando invece un obbrobrio di legge, la 20, che già dall’approvazione ha dimostrato le sue falle e che dopo nemmeno due mesi è stata impugnata dal Governo.

E questo schiaffone da Roma è pienamente meritato per i nostri tzeraccos, quelli che ci dovrebbero rappresentare. Hanno ignorato i richiami all’urbanistica fatti da più parti, hanno impostato una legge in ambito ambientale, sapendo che avrebbero corso più rischi di impugnazione, mettendo un richiamo allo Statuto alla meno peggio e ignorando che questo non serve a metterti uno scudo aggiuntivo (e qua l’Opposizione ha un concorso di colpa visto che si dichiarava soddisfatta di questo inserimento).[5] La cosa migliore sarebbe riprendere la Pratobello ‘24 e farla approvare in tempi rapidissimi, stante il rischio decadenza della Todde.

Ma su questo nutro profondi dubbi. Anzi ho il sospetto che tutto sia stato manovrato appositamente. Si approva una legge inutile e facilmente impugnabile, si ignora la vera soluzione (la Pratobello ‘24) in modo che si apra una voragine legislativa che permetta la speculazione incontrollata. La Giunta Todde cercherà di additare le responsabilità non alla sua vigliaccheria e arroganza, ma all’azione del malvagio governo Nazionale, tra l’altro reo di essere di segno politico opposto e quindi più facilmente accusabile.

Non mi stupirebbe affatto. Non da chi dovrebbe decadere, viste le affermazioni contrastanti – delle quali solo una può essere vera – riguardo il finanziamento della propria campagna elettorale.[6] La strategia è stata prima dico una cosa e poi la smentisco. Modo di fare allucinante e sospetto di mala fede. E per questo più pericoloso che mai. Ma da una persona che dice tutto il contrario di tutto (cosa spesso additata alla destra, ma vedo che anche nel campo largo ormai è diffusa) e che ormai conosciamo per le foto con il collarino di Terna, possiamo aspettarci di tutto.

 

[1] https://www.lanuovasardegna.it/regione/2024/11/26/news/il-tar-da-l-ok-all-impianto-eolico-vicino-alla-basilica-di-saccargia-1.100624396

[2] https://www.google.com/amp/s/www.ansa.it/amp/sardegna/notizie/2024/08/07/rinnovabili-cdm-impugna-legge-sardegna-su-moratoria-impianti_736ec1be-59ef-4165-b816-47a957f029e6.html)(https://www.facebook.com/share/p/19MZ9aAvEh/

[3] https://www.facebook.com/share/p/18jjcYP7Ja/

[4] https://www.unionesarda.it/politica/aree-idonee-il-governo-legge-anti-costituzionale-todde-no-ai-veti-di-roma-e1xrj4jy

[5] https://www.facebook.com/share/p/1H5MSZnFBV/ ; https://www.facebook.com/share/p/18Wy3JzUGW/

[6] https://www.facebook.com/share/p/166YDzvaD2/

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