di Luisa Cighetti

Con la pioggia e l’immagine di una pala bruciata si spengono gli echi del carnevale di Marrubiu, il terzo per il Presidio del Popolo Sardo.

Sicuramente un grande impegno e una gran fatica, ma ne è valsa la pena vista l’affluenza sia a San Gavino, sia a Guspini per finire in crescendo con i 20.000 spettatori a Marrubiu. Il tutto in diretta anche su Videolina, quindi, in totale, un pubblico dai grandi numeri.

Il messaggio di denuncia è sicuramente passato. Il pubblico ricorderà i figuranti vestiti di nero con le mani sporche di rosso sangue, le maschere con le lacrime rosse di sangue, le pale portate a mano, così come i pannelli fotovoltaici. Ricorderà l’arroganza dei faccendieri carichi di soldi che al termine del corteo carnevalesco vengono legati e costretti ad assistere al rogo di una pala.

Speriamo che le sensazioni che queste immagini hanno suscitato si trasformino in impegno per salvare la propria terra.

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