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di Michele Carta

Una cosa va detta sulle proteste dell’eolico, sento gente dire Non sono contro le rinnovabili o il piano green ma sono contro le pale eoliche” e mi son chiesto: «Ma che senso ha protestare per tagliare la coda al serpente quando la testa non si tocca?»

L’eolico e i pannelli solari sono una ramificazione della teoria principale che è la transizione energetica. Non si elimina l’eolico e poi si lascia ai pazzi mondialisti la possibilità di continuare con la follia green, con la suddetta transizione. O si sconfigge l’ideologia principale, ossia il capitalismo green, o questi tra 2 o 3 anni ce ne combineranno altre.

Molta gente ora è scesa in piazza perché sono i propri terreni ad essere toccati ma, poi, finito l’eolico che si fa? Di nuovo tutti a seguire il verbo mondialista/capitalista che recita ” fatevi i fatti vostri, ognuno per sè”? Perché, purtroppo, fino ad oggi molti Sardi hanno vissuto così, pensando ai fatti loro mentre venivano gabbati, anno dopo anno, perché non toccati direttamente.

Serve un’idea nuova in Sardegna, una dirigenza politica nuova che guidi il popolo verso un mondo multipolare, perché da sola la gente non riuscirà ad uscire dal cancro mondialista. Una dirigenza che DSP esprimerà se si vuole cambiare. Il popolo da solo non ha né la forza né la preparazione mentale per difendersi.

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