di Annibale Serra

“Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell’animo.”
Jean Giraudoux

Questo costrutto, Olimpiadi non binarie, è diventato inaccettabile e ridicolo. Non c’è campo in cui la cultura woke non stia interferendo in maniera pesante e invasiva. A mio parere, lo spettacolo in salsa transgender che ci è stato propinato durante la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi “francesi”, il Cenacolo di Leonardo da Vinci trasfigurato, è stato disgustoso. L’obiettivo di una così dissacrante e rivoluzionaria messa in scena credo fossero il cuore e le menti dei giovani, sempre sensibili a certe modalità d’espressione alternative.

Ciò detto, scendo maggiormente nei dettagli olimpici e commento, a titolo d’esempio, l’incontro di boxe programmato tra Imane Khelif e Angela Carini. Dal nome e dal cognome si direbbe che una ragazza così non sarebbe in grado di stendere le avversarie con facilità, se non fosse che la nostra ha un palmares di tutto rispetto. Figlia e sorella d’arte, tra il 2014 ed il 2015, vince la medaglia d’oro prima agli Europei juniores e dopo ai Mondiali Youth; nel 2019 altri due argenti (continentale e iridato) che la consacrano atleta di spessore e talento. Tiger è il suo soprannome. Atleta tenace e donna che ama la sua famiglia.

Forse per questo è stata scelta per un incontro emblematico: proprio perché donna vera dovrà affrontare un pugile dichiaratosi donna, pur essendo a tutti gli effetti un uomo, al quale è stato riconosciuto di poter gareggiare nella categoria femminile.

Adesso, io non capisco come un uomo, che pure si dichiara donna, possa poi avere il desiderio di picchiare le altre donne al punto da annientarle o sopraffarle fisicamente, perché la boxe è questo, uno sport dove non esiste il numero 2, non vale essere il vicecampione del mondo o il vice iridato etc. Conta solo chi siede sul trono di unico e indiscusso campione, è vero che alle Olimpiadi si danno anche gli argenti e i bronzi, ma sono le esigenze di un torneo per nazioni che prevedono questa soluzione; lo spirito di questo sport è mandare al tappeto gli avversari.

Per essere ancora più chiari, il mio punto di vista è che viene tradito un principio basilare: la differenza nella struttura fisica è determinante e molto rigida, tanto è vero che le categorie si distinguono per peso e non, per esempio, per età. La griglia è stretta e va configurando una differenza di 2 kg tra una categoria ed un’altra, proprio perché la differente struttura fisica è fondamentale; infatti, più aumenta la massa muscolare corporea, più aumenta la forza.

Maggiore è la quantità di moto più devastante è il pugno.

Si potrà eccepire che la competizione si svolge, in ogni caso, a parità di peso e, comunque, entro i termini del regolamento. Questo però non basta. Verificando i dati tecnici si evidenzia quanto siano importanti le differenze fisiche.[1]

La differenza di forza è chiaramente correlata con lo sviluppo della massa muscolare, che nell’uomo, favorito dall’intensa azione anabolizzante del testosterone, può superare quella della donna perfino del 50%, come ci spiega la Treccani.

La differenza di potenza tra il pugno di un uomo e quello di una donna può essere del 160%.

Alle Olimpiadi, le categorie femminili ammesse sono 5:

  • mosca (52kg);
  • piuma (57kg);
  • leggeri (63kg);
  • welter (69kg);
  • medi (75kg).

Le differenze di genere vanno riconsiderate? E va bene, riconsideriamole e creiamo le categorie adatte ai generi non binari; allarghiamo i giochi. Non mi venite a dire che è discriminatorio, altrimenti non si capisce perché abbiamo i giochi paralimpici; se le differenze fisiche non contassero nello sport basterebbe fare gli open-game, ossia gare aperte a tutti… e che vinca il migliore.

Ma, così facendo, vincerebbero sempre i maschi; anche quelli che si dichiarano donne. Quindi le categorie sono indispensabili, sia per genere che per peso, età, rating e quant’altro aiuti a rendere equilibrate le sfide.

Diversamente, le competizioni sportive sarebbero sempre organizzate a discapito delle donne, quelle nate tali. Non si può permettere che un’atleta donna butti via i propri sacrifici, quelli dei suoi cari, la carriera e con essa il senso della sportività e l’agonismo costruito dentro di sé come forma di competizione tesa a primeggiare in uno qualsiasi dei campi che possano esaltarla e per i quali si è spesa.

Se proprio non si possono fare le categorie per i non binari, io propongo di inserirli indistintamente nelle categorie uomini e donne, intendo in maniera indiscriminata, ovvero come capita capita. Così, magari, un pugile non binario, un giorno, avrà la fortuna di sfidare una donna e vincere con pochi danni… Non penso, però, che a una donna che si dichiari uomo piaccia l’idea di sfidare il Mike Tyson di turno.

Ho la sensazione che se ad organizzare fossero veramente gli amanti dello sport agonistico non avrebbero difficoltà a costruire dei giochi dedicati, mentre quelli che invece mirano a destrutturare la società culturalmente e antropologicamente perderebbero terreno e noi torneremmo a gustarci lo spettacolo di giochi sul filo della bravura e del talento, quello vero, riconsegnando allo sport, in primo luogo, il valore della prestazione sportiva.

 

[1] Le categorie, per qualsiasi Associazione o Federazione di appartenenza, sono 15.

La prima regola è che un pugile non può mai essere al di sotto dei 46 kilogrammi. Da questa base in poi, abbiamo:

mini mosca – la più leggera categoria il cui peso non deve superare i 48 kg;

mosca – i prof possono raggiungere al massimo i 50,802 kg.

super mosca: questi pugili arrivano ad un massimo di 52,163 kg.

gallo: i prof raggiungono al massimo i 53,53 kg.

super gallo: il peso è di kg. 55,338.

piuma: i prof pesano al massimo kg. 57,112.

super piuma: il loro peso è di kg. 58,967.

leggeri: i prof raggiungono il peso massimo di kg. 61,237.

super leggeri: è una categoria che deve stare tra i 60 kg. ed i 63,503.

welter: per i prof il peso è fissato entro i 66,678.

super welter: i prof devono stare entro i 70,760.

medi: categoria prof kg. 72,574.

super medi: fino a kg 76,204

medio massimi: kg. 79,380.

massimi leggeri: sino ad 86,183 kg.

massimi: oltre gli 86,183.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *