di Luisa Cighetti

Sembra proprio che la letargica Oristano si sia risvegliata dal torpore che la contraddistingue. Merito anche del Presidio del Porto che ha, inevitabilmente, attirato gli occhi di tutti sulla città.

Venerdì il comitato Ajò Stop Devastazione di Oristano ha organizzato una manifestazione con corteo nel centro storico conclusasi in Piazza Eleonora. Nella piazza il noto artista Manu Invisible ha completato un’opera nel suo stile: un gigantesco striscione con la scritta DISTRUZIONE.

Sabato l’Associazione Liberanimos di Oristano, presso l’auditorium San Domenico, ha organizzato una conferenza dibattito dal titolo “Resistere alla nuova colonizzazione energetica”. Sono intervenuti il carismatico avvocato Michele Zuddas – che ha sottolineato le responsabilità della Todde, la quale sapeva perfettamente quali fossero i progetti del Decreto Semplificazioni poiché lei era viceministra del governo Draghi -, Maria Antonietta Pirrigheddu del Coordinamento Gallura – che ha ribadito ciò che ha evidenziato in altre sedi, ovvero che le aree idonee finirebbero per essere tutte quelle che agli speculatori dovessero piacere, poiché nel medesimo decreto è scritto «Le aree non incluse tra le aree idonee non possono essere dichiarate non idonee» -, il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis – che, con un’associazione nata già nel 2014, si è impegnato in prima persona per contattare tutti i proprietari e gli eredi di terreni ricadenti nel territorio del Comune che erano intenzionati a vendere alle multinazionali, spiegando loro che vendere un terreno dell’inurbato avrebbe significato vendere tutto l’inurbato (per le ovvie implicazioni determinate dall’impianto); il suo attivismo è stato premiato perché nessuno di quei proprietari ha venduto -. Ancora, è intervenuto l’ex assessore regionale all’Urbanistica Gian Valerio Sanna, che ha stimolato il popolo sardo a restare unito in questa battaglia antispeculativa.

La conferenza è stata ottimamente moderata da Sandro Arcais, presidente dell’Associazione Liberanimos.

Presente anche Massimiliano Sanna, sindaco di Oristano che ha ribadito che né lui né gli altri sindaci che assieme a lui si stanno battendo contro la speculazione energetica sono contrari alla transizione energetica quanto, piuttosto, alla svendita del territorio isolano alle multinazionali.

Si è volutamente dato ampio spazio al dibattito post conferenza, durante il quale gli interventi sono stati numerosissimi; sintomo evidente di quanto il tema sia profondamente sentito.

Quello che è emerso da tutti gli interventi è la volontà politica della Regione di non utilizzare nell’immediato gli strumenti che ha già a disposizione per bloccare l’invasione della speculazione. Volontà politica che si sta scontrando con la volontà popolare la quale, però, si sta esprimendo per il tramite della sottoscrizione della proposta di legge nota come Pratobello ‘24.

Si stima che la raccolta abbia già superato le 90.000 firme.

Ovunque ci sono file ai banchetti e presso gli uffici comunali.

Alla conferenza era presente anche il banchetto organizzato dal Comitato Difesa Territorio Sardo di Oristano.

Siamo, dunque, certi che la volontà popolare non potrà essere ignorata ancora per molto.

 

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