di Ingrid Atzei
Come sapete, sono in corso delle raccolte firme con le quali s’intende portare avanti iniziative legali che possano contrastare la speculazione energetica. Può capitare che recandosi al Comune per apporre la propria firma ci si renda conto di non avere abbastanza conoscenze per comunicare agli impiegati che si hanno difronte cosa si desidera firmare. Ecco, allora, qualche suggerimento utile per sé o da consigliare ad amici e parenti.
- Nei Comuni si può apporre la firma per:
- la Proposta di Legge d’iniziativa popolare, cosiddetta Legge Pratobello ’24. L’oggetto che leggerete sui moduli sarà il seguente: “Proposta di Legge Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna – Norme urbanistiche in applicazione dell’art. 3 lettera ‘f’ dello Statuto Autonomo della Sardegna – Legge Costituzionale n.3 del 26 febbraio 1948 – Disposizioni normative urbanistiche relative all’insediamento di impianti fotovoltaici industriali a terra e eolici terrestri con recepimento di principi e obblighi di tutela e valorizzazione contenuti in programmi sovranazionali, nazionali, regionali”;
- la Proposta di Referendum Popolare Consultivo affinché si domandi ai cittadini il parere sulla modifica del paesaggio sardo con l’installazione d’impianti eolici e/o fotovoltaici per la produzione industriale di energia. L’oggetto che leggerete sui moduli sarà il seguente: “Volete voi che il paesaggio sardo terrestre e marino sia modificato con l’installazione sul territorio ed in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?”
- Oramai, entrambe le iniziative sono state pubblicizzate e non dovrebbero esserci fraintendimenti di sorta o ambiguità; tuttavia, per semplificare l’apposizione della firma a voi stessi e per consentire agl’impiegati che avrete difronte di comprendere meglio a quali raccolte firme vi state riferendo, è consigliabile che vi rechiate all’ufficio preposto (Anagrafe o Protocollo a seconda dei Comuni) con lo screenshot dell’oggetto delle raccolte.
- Altra informazione utile che potrebbe aiutare gl’impiegati a raccapezzarsi è che facciate riferimento ai promotori dell’iniziativa: per la proposta di Legge il sindaco di Orgosolo, per il Referendum il Comitato sardo per il No.
- Ricordate che le due raccolte hanno scadenze diverse: per la proposta di Legge c’è tempo fino al 30 settembre; per la proposta di Referendum la scadenza è a metà ottobre.
- Tenete presente che in nessun caso firmare per una delle due raccolte equivale a firmarle entrambe. Sono due raccolte distinte, con finalità distinte, sebbene entrambe tese a bloccare la speculazione energetica sul suolo isolano, promosse da entità distinte e, dunque, non sovrapponibili.
- C’è stata segnalata anche una confusione con la petizione promossa dal Gruppo d’Intervento Giuridico avente ad oggetto “Sì all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica!” Si tratta di una raccolta che chi fosse interessato può raggiungere direttamente dal sito del GdIG, nel quale è spiegato l’intento del gruppo promotore di chiedere una moratoria nazionale finché non sia lo Stato a pianificare l’installazione degli impianti in base ai reali fabbisogni energetici territoriali. Tale petizione si firma unicamente on line. Perciò se, come ci è stato evidenziato, vi recaste in Comune chiedendo della petizione potrebbero non capire a cos’altro vi state riferendo perché non sono previsti moduli!
Ciò detto, speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza e v’invitiamo a sensibilizzare le persone che conoscete a non restare indifferenti a questa speculazione; la Sardegna vi ringrazierà.