di Davide Fadda
L’impugnazione della legge sulle Aree idonee da parte del governo è arrivata… E ora?
Inutile ribadire che l’avevamo detto, l’avevamo previsto…
Ora, cari Consiglieri Regionali che si fa? Lasciamo in mano la Sardegna agli speculatori, ai distruttori? O, con un sussulto di dignità umana – prima ancora che politica – tornate fra i banchi del Consiglio Regionale e approvate una legge con un impianto e un’ossatura urbanistica come da prerogative statutarie?
Il problema non è il Decreto Draghi, quello che, per intenderci, una volta non esisteva, una volta passava, una volta era un’opportunità di sviluppo. Il problema è il vuoto normativo… E ora che il vuoto normativo è stato colmato perché il problema sussiste ancora?
Non è sfortuna, non è accanimento governativo. Qui, mi permetto di dire, siamo di fronte a deliberate scelte poste in essere con l’unico fine di essere cassate.
Voi avete giocato a tombola con la pelle dei Sardi e della Sardegna. Dalla mancata impugnazione del Decreto Draghi, alla moratoria, alla legge Aree idonee è stata una Terna di sconfitte…
Ora tocca alla dignità di ogni singolo Sardo che si ritenga intimamente tale – Consiglieri compresi -staccarsi quel ciondolo di Terna, che è come un collare al collo, una catena che ci conduce e ci imprigiona nella devastazione più assoluta.
E ora?
Tombola!